Un tributo a Claude Shannon.

Padre Perdonaci.

No, non stiamo parlando del GPT di Anthropic, a cui comunque restiamo grati per qualche ora di coding risparmiata.  
Parliamo del padre assoluto delle idee alla base dell’Informatica moderna, l’inventore della parola BIT, colui che ha introdotto – differenziandolo – il concetto di Entropia nella Comunicazione. 

Ora, negli anni abbiamo capito che quando si parla di “Entropia”, immediatamente viene fuori l’idea di “disordine” e sembra che le due parole siano irrimediabilmente e solidamente connesse. Allora visto che la scolarizzazione secondaria ha già creato dentro di noi questa associazione e che siamo già tutti abbastanza predisposti ad accettarla come base di partenza, partiamo proprio da qui. 

Lo so che al massimo fra una ventina di righe avrò perso la tua attenzione, quindi cerco di fare in fretta e di adeguarmi ad uno stile di comunicazione più veloce. Entro subito nell’argomento, con una domanda: sai cosa ha detto  (e formulato in maniera rigorosa e matematica) Shannon sulla comunicazione?

Che meno ti aspetti che un dato evento “avvenga”, tanto più quell’evento porta con se una informazione rilevante. 

Prima di dire “ma chi se ne frega, nella vita reale non ha implicazioni”, lascia che te lo spieghi con un esempio attualissimo. 

Quando agli albori di Instagram cominciavano a comparire le prime fotografie di “food porn”, piatti belli, appetitosi, composti bene, colorati, probabilmente ti sei soffermato a guardare, a ingrandire, a pensare “mmmm chissà come, chissà quanto…”. 

Oggi non so voi, ma quando a me passa davanti una foto di un piatto (magari con il testo dell’autore che recita “Sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo”) la prima e unica cose che penso è di essere tornato al 2017.  
Quel genere di contenuto non sorprende più, non attira la tua attenzione, ha smesso di portare informazione reale (tranne forse per gli appassionati di cucina a cui piace smontare i piatti in ingredienti); e ha smesso di portare informazione perchè ne abbiamo visti a decine, centinaia, migliaia e ha dunque smesso di essere sorprendente, in quanto è estremamente probabile che aprendo instagram, tik tok e facebook ce ne troveremo davanti qualche decina tutti uguali. 
ESTREMAMENTE PROBABILE. 

Ecco, Shannon ci ha detto che se una cosa avviene con poca probabilità, questa cosa porta con sè molta informazione. Al contrario, se una cosa è molto probabile che avvenga allora questa non “porta informazione”, ovvero già lo sappiamo, non aggiunge niente al nostro contenuto cognitivo o alla nostra esperienza.

E che c’entra questo con l’idea di “disordine” di cui parlavamo? 
Immaginiamo di avere davanti ai nostri occhi un guardaroba ordinatissimo, organizzato per taglia e colore dove è tutto perfettamente in ordine. Non c’è nulla da scoprire, nulla di cui sorprendersi. 
Poi invece prendiamo il MIO ARMADIO come controesempio, armadio di cui non fornirò una foto per questioni di decenza, ma che posso solo descrivere attraverso la parola “ammuina”. 
In questa ammuina, ogni tanto scopro cose che avevo completamente seppellito o dimenticato. Ecco in che modo l’idea di “disordine e ammuina” contribuisce a creare un flusso informativo più sorprendente e ricco, ovvero meno “atteso”.  

Più disordine c’è, meno ci aspettiamo di trovarci dentro qualcosa. Più improbabile è un evento e più significato porta con sè.  
Una nevicata ad Agosto alle nostre latitudini porta con sè un contenuto informativo maggiore di una giornata di sole. Non è “atteso”, non è nella media, non è probabile. Per questo ci sta “informando” di qualcosa in più rispetto a quello che sappiamo. 

E infine, quando vi trovate a parlare con qualcuno (chiamiamolo Giovanni) che vi annoia, che vi costringe ad ascoltare argomenti triti e ritriti, cose che già sapete al punto da riuscire addirittura ad anticiparne le frasi, i pensieri, le risposte, allora adesso sapete perchè e cosa significa. Grazie a Shannon potreste dire a Giovanni – anche se non lo farete perchè siete persone educate –  “i tuoi argomenti purtroppo hanno entropia nulla per quanto mi riguarda. Se hai da dire qualcosa che non so, se puoi aumentare l’Entropia dei simboli che stai utilizzando, allora possiamo anche continuare la chiacchierata, altrimenti la nostra conversazione finisce qui!”. 

La cattiva notizia, AMICI, è che siamo circondati di tanti Giovanni a Entropia nulla. 
Giovanni dappertutto, Giovanni troppo spesso. 

Questa rubrica per chiedere a Shannon il perdono per aver creato una società a Entropia troppo bassa, sperando di non essere noi stessi delle sorgenti di Entropia nulla. 

(Mi si perdoni la semplificazione, ma è la divulgazione baby!)